Anagni

Anagni, Arilli (FIALC/CISAL); ci sono i soldi per il rilancio dell'ACS Dobfar, ma la Provincia perde tempo

Il Segretario Provinciale della FIALC l CISAL Massimo Arilli, unitamente al proprio Rappresentante Sindacale (RSU) Carlo Sperduti , interviene sulla strana vicenda che interessa lo stabilimento DPHAR SpA di Anagni (ex ACS

Dobfar anagni

Il Segretario Provinciale della FIALC l CISAL Massimo Arilli, unitamente al proprio Rappresentante Sindacale (RSU) Carlo Sperduti , interviene sulla strana vicenda che interessa lo stabilimento DPHAR SpA di Anagni (ex ACS

DOBFAR); come è noto la Acs Dobfar si è aggiudicata, insieme alla SANOFI Aventis, i fondi messi a disposizione dal Contratto di Programma per il rilancio economico e produttivo dell'area Frosinone /Anagni/ Fiuggi. In particolare

I'ACS su un progetto che complessivamente investe oltre 49 MI di euro , ha ottenuto un punteggio di 59 nella graduatoria del Bando che attribuisce 4.319.800 euro di contributi in conto capitale e 16.733.800 euro di finanziamenti agevolati. Tale progetto ha una valenza strategica e di consolidamento del sito di Anagni , poiché trattasi della messa in produzione di un nuovo farmaco sia nel principio attivo che liofilizzato in ambiente sterile ed una volta a regime nel 2017, comporterà un aumento dei livelli occupazionali di 100 nuove assunzioni di personale qualificato.

Questo nuovo investimento è di fondamentale importanza per il futuro di questo stabili mento, dei 125 dipendenti e delle ulteriori 50 persone in outsourcing, in quanto la produzione attuale dell'antibiotico dello stabilimento sta subendo significative contrazioni.

La Controllante di ACS è una grande casa farmaceutica tedesca, che rispetto a tutte queste difficolta, sta ripensando l'intero progetto, con concrete possibilità di non realizzare il progetto su Anagni , bensì altrove! Da qui emergono tra le attuali maestranze forti preoccupazioni per il futuro. Infatti, ciò che si sta verificando è incomprensibile, quanto ingiustificato, anziché agevolare una tale iniziativa imprenditoriale, riscontriamo una sorta di accanimento ad ostacolare il progetto DPHAR, nel merito: l' Amministrazione Provinciale nella persona del Presidente Avv. Antonio

Pompeo non rilascia le autorizzazioni necessarie di propria competenza; la Sezione Provinciale ARPA LAZIO , direttore ing. Enzo Spagnoli trova difficoltà a rilasciare la c.d. A.I.A. Autorizzazione Integrata Ambientale; da sopralluoghi e accertamenti da parte del Corpo Forestale sono scaturite inchieste giudiziarie da parte della Procura .... insomma tutti contro ACS ! !

A noi risulta che da 20 anni di attività, l'azienda non sia mai stata condannata per reati penali e/o amministrativi. Tra l'altro anche nell'incontro di giovedì 24 in Regione Lazio è stato riferito ai sindacati territoriali che per quanto riguarda ACS mancano le documentazioni e autorizzazioni necessarie alla firma del Contratto definitivo. Non si comprende quale possa essere l'interesse dell'Amministrazione Provinciale, dell'ARPA , della Forestale , della Procura a ostacolare un progetto di crescita occupazionale del territorio cosi pesantemente devastato dalla disoccupazione.

In questo caso si stanno mettendo a rischio gli attuali 125 posti di lavoro e gli ulteriori 50 posti di lavoro in outsourcing e si vanifica il progetto mandando in fumo le nuovi potenziali 100 assunzioni . Questa situazione è la testimonianza del fatto che, le Multinazionali non investono sul territorio e quelle che ci sono delocalizzano per sfuggire a una burocrazia asfissiante !!

Detto tutto ciò , la FIALC /CISAL rivolge un accorato appello alle autorità citate a dare le giuste e tempestive risposte per agevolare il progetto DPhar e non ad ostacolarlo assumendosi così la responsabilità che non si realizzi più.


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