Alatri

Regione, società partecipate degli enti: Abbruzzese (f.i.) rivedere completamente la governace anche alla luce della relazione della corte dei conti

Andando a spulciare nelle centinaia di pagine che la sezione delle Autonomie della Corte dei Conti ha prodotto in questi giorni, sugli andamenti della finanza territoriale,gli stessi  che hanno certificato che nel 2014 l’unica regione italiana che...

Andando a spulciare nelle centinaia di pagine che la sezione delle Autonomie della Corte dei Conti ha prodotto in questi giorni, sugli andamenti della finanza territoriale,gli stessi che hanno certificato che nel 2014 l’unica regione italiana che ha sforato il patto di stabilità è stato il Lazio, abbiamo scoperto un altro dato finanziario rilevantissimo che purtroppo riguarda, tra le altre regioni, anche il Lazio.

E’ quanto dichiara il Vice Presidente della VIII Commissione Lavoro PMI Mario Abbruzzese

La sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, infatti, con deliberazione nr 24/sezaut/2015 frg del 28 luglio scorso, afferente l’osservatorio 2015 sugli organismi partecipati o controllati dai comuni province e regioni , ha svolto una indagine ai fini del referto al Parlamento, a norma dell’art. 7, co. 7, l. 5 giugno 2003, n. 131.

Tale disposizione prevede che la Corte riferisca, almeno annualmente, sugli andamenti complessivi della finanza regionale e locale, anche sulla base dell’attività svolta dalle Sezioni regionali della Corte, allo scopo di fornire dati di sintesi rispetto ai controlli eseguiti sul territorio.

Nel delineato contesto, la gestione degli organismi partecipati rappresenta un rilevante profilo delle verifiche di competenza delle Sezioni regionali, verifiche che hanno per oggetto i riflessi, sui bilanci degli enti territoriali, dei risultati di esercizio di tali organismi.

A Pag 76 della relazione è scritto espressamente che “in alcune regioni le perdite d’esercizio risultano in larga misura superiori agli utili d’esercizio, al netto delle imposte. Si tratta del Piemonte, dell’Umbria, del Lazio, dell’Abruzzo, del Molise, della Campania, della Calabria e della Sicilia”.

E già questo è un dato oggettivamente negativo, perdite superiori agli utili.

In particolare, per quanto riguarda il Lazio, gli organismi partecipati, osservati quindi con Partecipazioni dirette al capitale degli organismi partecipati sono stati 377. Di questi, 321 nei comuni, 48 nelle province e 8 proprio della Regione.

Il valore totale della produzione è stato di € 1.26.597.600. il costo della produzione € 973.687.628 con un costo per il personale di € 173.023.498 quindi con un utile netto di 32.753.470, ma con una perdita finale di ben € 54.811.547

Si tratta di soldi pubblici, ben 54 milioni di euro, che impongono una totale rivisitazione della Governance, degli organismi partecipati da parte di regioni, province e comuni.

Questi enti, in molti casi non sono improntati all’efficienza all’efficacia e alla razionalizzazione dei servizi offerti, ma sono dei veri e propri poltronifici che la finanza pubblica non può più sostenere. Ha concluso Abbruzzese.

SANITA; ABBRUZZESE (FI): CON MASTROBUONO ANNO E MEZZO TALMENTE STRAORDINARIO DA NON GARANTIRE L'ORDINARIO

"Questo anno mezzo con la Mastrobuono alla guida della Asl di Frosinone è stato talmente straordinario che, a livello sanitario, non si è riusciti nemmeno a garantire l'ordinario. Disservizi continui, pronto soccorso in tilt, reparti a singhiozzo, liste di attese interminabili: garantire prestazioni e i livelli minimi di assistenza dovrebbe essere la norma non l'eccezione". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI.

"Questa è la nuda e cruda realtà. Una realta che vede il sistema ospedaliero della nostra provincia ridotto allo stremo a causa della carenza di personale e di scelte della.dirigenza Asl fondate esclusivamente sui numeri e non sulle necessità delle singole strutture. E' stato un anno e mezzo eccezionale ha detto il dg. Ma dove? L'ospedale "Spaziani" è in continua sofferenza ed in perenne attesa del Dea di II livello, che il direttore ha promesso ai Sindaci per validare l'atto aziendale, pur sapendo che l'istituzione del dipartimento non era di sua competenza. A Sora dei potenziamenti previsti non è arrivato nulla e il nosocomio stenta a soddisfare le richieste dell'utenza.

A Cassino la grande rivoluzione annunciata dalla Mastrobuono non ha dato i frutti sperati. Quotidianamente, infatti la struttura sanitaria è nel caos, tra reparti semi chiusi e pronto soccorso affollatissimo. A cui si è aggiunto il caso del reparto trasfusionale che sarà chiuso fino al 4 agosto e poi dal 13 fino alla fine del mese. Situazione aggravata dalla mancanza del tecnico addetto all'assegnazione delle sacche di plasma che sta mandando in tilt molti reparti del nosocomio. Spero che almeno su questa criticita la Mastrobuono intervenga, prima di fare le valige.

Infine, ma non di certo in ordine di importanza, il San Benedetto di Alatri, ridotto a semplice medicheria, attraverso una chiusura mascherata dall'accorpamento con lo Spaziani di Frosinone. Questo spiega anche la chiusura del reparto di Ostetricia e ginecologia, una struttura d'eccellenza dove non è mai stato pericoloso partorire, come qualcuno vorrebbe far credere per giustificarne la soppressione. Insomma una realtà catastrofica che nonostante la certificazione dei fallimenti, continua ad essere mistificazione da chi non ha mai amato questo territorio e i suoi cittadini". Ha concluso Abbruzzese


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