Sanità

Asl Frosinone, 7.4 milioni dal Pnrr per riorganizzare il Distretto A: le nuove strutture sanitarie

Oltre all’Ospedale di comunità di Anagni, le Case di Fiuggi (H24) e Paliano (H12). Ad Alatri l’ospedale per acuti. Queste le principali novità presentate dalla dg D’Alessandro. Battisti: “Sanità a misura di cittadino e ramificata in tutto il territorio”

La manager della Asl Frosinone Pierpaola D'Alessandro e il sindaco di Anagni Daniele Natalia durante l'incontro incentrato sulla riorganizzazione del Distretto A

Non solo l’Ospedale di comunità di Anagni, che sarà la sede principale della nuova centrale operativa,  ma anche le Case di comunità di Fiuggi (H24) e Paliano (H12) e la destinazione del presidio ospedaliero di Alatri ai pazienti acuti.

Queste le principali novità presentate dalla manager della Asl Pierpaola D’Alessandro nell’incontro tenuto nella Città dei Papi nella serata di ieri, martedì 23 novembre 2021, per rendere noti i cambiamenti da apportare nel Distretto A. Oltre 7 milioni derivanti dalla misura 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per l’esattezza 7.368.800 euro, finanzieranno difatti un piano che prevede nuove strutture sanitarie nell’area nord della provincia di Frosinone.

L'Ospedale di comunità è una struttura residenziale che assicura un ricovero breve ai pazienti che non possono essere assistiti adeguatamente a domicilio. La Casa di comunità, introdotta dallo stesso Pnrr, è invece un hub di prossimità per le cure primarie e per i supporti sociali e assistenziali. 

Riorganizzazione del Distretto A. Battisti: "Sanità a misura di cittadino"

Stando alla programmazione, si parla di almeno una casa della comunità hub ogni 40.000-50.000 abitanti, una Casa della comunità spoke – almeno un infermiere di famiglia e comunità ogni 2.000-3.000 abitanti –, un ospedale di comunità – almeno 20 posti letto ogni 50.000-100.000 abitanti –, un hospice (almeno 10 posti letto nella rete aziendale delle cure palliative), un’unità di cure palliative domiciliari e una centrale operativa territoriale ogni 100.000 abitanti, nonché consultori di famiglia, prevenzione e promozione della salute.

“La Regione Lazio è chiamata attraverso le aziende territoriali a riorganizzare la sanità territoriale in base alle esigenze del territorio – accentua nel mentre la consigliera regionale Sara Battisti, presidente della Commissione Affari Costituzionali – Cambiamo la sanità, come avevamo promesso, a misura di cittadino e ramificata in tutto il territorio”.


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