Politica

Regione, Zingaretti: con la morte Pannella perdiamo un pezzo di storia del nostro paese

Protagonista della vita politica del nostro Paese per oltre mezzo secolo, Pannella è stato in prima linea per l’affermazione dei diritti civili di tutti gli italiani.

Marco Pannella

Protagonista della vita politica del nostro Paese per oltre mezzo secolo, Pannella è stato in prima linea per l’affermazione dei diritti civili di tutti gli italiani. Un guerriero instancabile, ha portato avanti mille battaglie con ostinazione, passione, convinzione e amore, sempre fedele ai suoi principi e alle sue idee. Mancheranno a tutti la sua forza e il suo coraggio, l’insistenza che mostrava ogni volta che scendeva in campo: in questo è stato un valido esempio per molti. Giustizia ed equità: Pannella era guidato da questi ideali e in loro nome si è battuto per garantire dignità ai detenuti nelle carceri italiane e quella libertà di scelta che mai deve essere negata agli esseri umani. Lo ricorderemo tutti perché con la scomparsa di Marco Pannella l’Italia ha perso per davvero un pezzo importante della sua storia”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

FAUNA SELVATICA, SÌ AL PROGRAMMA OPERATIVO 2016

Parere favorevole nelle commissioni Agricoltura e Ambiente, ora si torna in Giunta

Le commissioni Agricoltura e Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, rispettivamente all’unanimità e a maggioranza, hanno dato oggi parere favorevole al Programma operativo 2016 per la tutela, la gestione e il controllo di tutte le specie di fauna selvatica. Le attività sono concentrate su due fronti: da un lato la conservazione dei relativi habitat, dall’altro la prevenzione e l’indennizzo dei danni causati dalla fauna stessa. Il programma ha una dotazione finanziaria pari a 700mila euro (100mila in meno rispetto al 2015) per prevenire i danni e indennizzare gli agricoltori. È previsto, inoltre, un ulteriore stanziamento di 500mila euro per la formazione di operatori faunistici.

Dal punto di vista normativo il programma operativo, oltre a elencare gli interventi previsti – dallo studio della biologia, dei comportamenti e dell’alimentazione della fauna selvatica, all’adozione di piani di conservazione e al controllo della stessa, fino alla definizione di piani di abbattimento selettivo – contiene una serie di schede specifiche utili per definire con criteri oggettivi i danni causati ai diversi tipi di coltivazioni, in base alle diverse specie di animali.

Per il 2016 sono previste, infine, una serie di attività di prevenzione (contributi alla realizzazione di recinzioni elettrificate, sistemi di alimentazioni complementari), attività di controllo della fauna selvatica (anche attraverso attività di consulenza da fornire alle aziende), attività di gestione del cinghiale, la specie che presenta l’impatto più rilevante sull’agricoltura, attività di rilevamento e analisi seguendo le direttive dell’Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale (Ispra), corsi di formazione di operatori faunistici.

FAUNA SELVATICA, SIMEONE (FI): “RISORSE IRRISORIE PER GLI INTERVENTI PREVISTI NEL 2016. DALLA REGIONE SERVE AZIONE INCISIVA”

“Con l’approvazione della legge regionale n.4 del 2015 la Regione Lazio si è dotata di uno strumento per contrastare i danni ingenti provocati dagli animali selvatici alle colture e agli allevamenti. La legge prevede che la giunta ogni anno rediga un programma operativo degli interventi da effettuare sul territorio. Ed oggi, in commissione regionale ambiente, è stata esaminata la delibera concernente il Programma operativo 2016 per la tutela, la gestione e il controllo di tutte le specie di fauna selvatica. Tra le misure previste sono ricompresi gli indennizzi per i danni causati dalla fauna selvatica per uno stanziamento totale di 700mila euro. Una somma che ho apertamente contestato durante il mio intervento in commissione per due ordini di motivi. Il primo consiste nel fatto che è inferiore alle dotazioni finanziarie, con cui comunque non si è riusciti ad arginare i danni causati dagli animali selvatici, già negli anni precedenti. Il secondo sta nel fatto che tali risorse sono sottodimensionate rispetto alla effettiva portata del problema e inadeguate a dare risposte concrete alle imprese e ai cittadini esasperati dai consistenti danni economici subiti a causa della incontrastata invasione di animali selvatici. Osservazione che ha trovato concorde lo stesso assessore Hausmann che, interpellato, ha ammesso l’esiguità delle risorse stanziate. Quello che chiediamo alla Regione è il coraggio ad intervenire con fermezza sollecitando tutti gli attori preposti a presentare i piani di contenimento per avviare immediatamente, come previsto dal programma operativo annuale 2016, l’abbattimento delle specie di fauna selvatica presenti sul territorio. Questa è una delle misure più efficaci da poter attuare per risolvere il problema alla fonte. Gli indennizzi sono necessari e fondamentali ma se non si mettono in atto anche misure risolutive alla radice del problema questo continuerà a presentarsi con sempre maggiore forza con il rischio di portare tanti agricoltori ad abbandonare le coltivazioni per sempre con ripercussioni incalcolabili sul piano economico. Per queste ragioni ho deciso di astenermi dal voto sul programma operativo 2016 riservandomi di mettere in atto ogni strumento per fare in modo che le risorse stanziate siano almeno raddoppiate per questa annualità dando alle imprese strumenti certi per contrastare un fenomeno che sta mettendo seriamente in ginocchio l’economia dei nostri territori”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

GAETA. CONSORZIO SVILUPPO SUD PONTINO, OK A VARIANTE PRT

La Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale del Lazio ha dato parere favorevole a maggioranza (un astenuto) alla Variante al Piano regolatore territoriale del Consorzio per lo sviluppo industriale Sud Pontino, che ridefinisce l’area industriale nel Comune di Gaeta in località Arzano sud, e in particolare il Comparto A, lotti 1 e 4.

La Variante riguarda una superficie di circa 15mila metri quadrati destinati a “Industria di trasformazione, celle e movimentazione merci”, ad eccezione di 450 metri quadrati destinati a “trasferimento in altra area per ampliamento stradale”, sui quali è presente un’attività industriale dismessa. Per tali lotti, la Variante prevede la destinazione ad attività commerciali, produttive e servizi, ma anche a spazi pubblici quali pista ciclabile, adeguamento della viabilità, strutture di interesse collettivo.

Con questo provvedimento si prevede la ristrutturazione edilizia dell’edificato esistente con la demolizione e ricostruzione di un edificio di minore volumetria (67mila metri cubi) e minore altezza (10metri) Lo schema di delibera torna ora in Giunta per l’approvazione definitiva.


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