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Falvaterra, convegno "Una comunità in salute"

La XVI Comunità Montana dei Monti Ausoni di Pico, con l’Associazione Medici di Famiglia per l’Ambiente di Frosinone e Provincia, il Comune di Falvaterra, organizzano un primo incontro "Una comunità in salute" con la popolazione locale, presso il centro visite delle Grotte Turistiche di Falvaterra, nella sala Tommaso Santilli domenica 15, alle ore 17.30.

Il tema è legato all’inquinamento da polveri sottoli, per il quale la nostra provincia di Frosinone è particolarmente esposta, agli effetti che tale inquinamento produce sulla biologia e sulla salute dell’uomo. Dopo la presentazione del presepe, a tema ambientale, lo scorso anno legato all’inquinamento ed alle schiume della Valle del Sacco, seguiranno i saluti di rito del Sindaco Francesco Piccirilli, del Presidente dell’associazione Medici, dr.ssa Marzia Armida e del Presidente della XVI Comunità montana Augusto Carè che aprirà i lavori con un intervento sulla “Qualità dell’aria, variazione ed influenze nel tempo”.

Seguiranno gli interventi dei medici dr. Giovanbattista Martino su “Metodologia innovativa per la rilevazione degli inquinanti atmosferici”, della dr.ssa Maria Cristina Volponi su “Correlazioni tra polveri sottili e malattie cardiovascolari”, a seguire la dr.ssa Teresa Petricca con l’intervento finale su “Correlazioni polveri sottili e malattie polmonari”.

In tale ottica si pone il progetto della XVI Comunità montana monti Ausoni, “Una Comunità in salute”, approvato dalla Regione Lazio, tra i primi classificati, su ben oltre 100 progetti, avente lo scopo di monitorare la qualità dell’aria di tutto il suo territorio, formato dai Comuni di Falvaterra, Pastena Pico, Pontecorvo e San Giovanni Incarico. In particolare modo verranno studiati i valori di PM 10, PM0 2.5 fino ai PM 1, insieme anche alla concentrazione di anidride carbonica. L’attività, in continuo, con monitoraggi 24 ore su 24, si protrarrà per almeno 2 anni e, a fine campagna, verranno relazionati i dati emersi e le correlazioni possibili con le variazione di tali parametri ambientali. Il tutto con una contemporanea opera di sensibilizzazione nelle popolazioni del nostro territorio dei Monti Ausoni che, al momento, è sprovvisto di qualsiasi rete di monitoraggio, pur avendo comuni che rientrano nella classe 1 della zonizzazione Regionale per la qualità dell’aria, rispetto le concentrazioni delle polveri sottili (PM10; PM2,5; PM1). La classe 1, come sappiamo, è la peggiore rispetto ai rischi sulla salute, pertanto importante dovrebbe essere l’attenzione alle concentrazioni degli inquinanti atmosferici.

Il progetto della XVI Comunità montana ha, tra i vari obiettivi, quello di realizzare una rete di centraline per la misurazione delle concentrazioni del particolato, con dati immediati, giornalieri, mensili ed annui che vanno oltre le informazioni dei teorici modelli matematici con i quali si stimano i parametri di comuni aventi caratteristiche estremamente eterogenee. Fondamentale la possibilità di rendere consultabili, in modo semplice, tali dati, in modo da permettere di adeguare i comportamenti alle persone più esposte e deboli, come anziani, malati e bambini, mitigando gli effetti fortemente dannosi legati alla qualità dell’aria.

La conoscenza quanto più approfondita di tali dati rappresenterà un indispensabile strumento di equiparazione nel territorio, tra variazioni di inquinamento ed incidenza ed evoluzione di patologie indagate e monitorate, uno strumento per l’analisi e l’incidenza delle cause, tramite indagini epidemiologiche, oltre alla fondamentale opera di prevenzione del fenomeno.

Un impegno che l’amministrazione dei comuni montani intende perseguire a tutto campo, per una migliore ed approfondita conoscenza e presa di coscienza dello stato ambientale del nostro territorio e dei suoi effetti sulla salute, in una provincia, purtroppo, tra le più problematiche dell’intera penisola italiana.

Al termine del convegno, oltre alla visita gratuita delle grotte del paese, ci sarà la classica polentata che, da quasi un decennio, viene offerta ai frequentatori dell’area protetta regionale delle Grotte di Falvaterra.


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