Vallepietra, successo per la giornata evento sul fungo nella valle del simbrivio
Un evento che non poteva mancare nel contesto Vallepietrano ovvero la Valle del Simbrivio. Enalcaccia Vallepietra, ancora una volta ha dimostrato coerenza e oculatezza, la scelta di unire
Un evento che non poteva mancare nel contesto Vallepietrano ovvero la Valle del Simbrivio. Enalcaccia Vallepietra, ancora una volta ha dimostrato coerenza e oculatezza, la scelta di unire
l’artigianato puro, ai prodotti tipici della Valle ha ripagato con l’interesse tutto il lavoro svolto nell’amplesso organizzativo.
La qualità mostrata dagli artigiani presenti nella centrale Piazza del borgo montano, haletteralmente sbalordito i presenti, che con attenta visione hanno scrupolosamente seguito le varie
tecniche di lavorazione, acquisendo coscientemente il difficile e minuzioso lavoro dedicato nellarealizzazione delle opere dell’ingegno umano.
Nell’aria si respirava un indistinguibile odore di antica tradizione, che ha rapito le menti di tutti ipresenti, coinvolti in una giornata scandita magistralmente nei tempi, tutte le dimostrazioni artistiche, le
lavorazioni dei prodotti e le varie mostre, tra cui : La mostra micologica, le orchidee spontanee deiSimbruini, il Museo civico e il Museo del gruppo folkloristico I Desperados e della Banda musicale di
Vallepietra, hanno avuto il loro spazio, riuscendo a trasmettere l’essenza della storia e della tradizioneVallepietrana.
Eccellente il lavoro svolto dall’Associazione Enogastronomica del Lazio capitanata dallo Chef AndreaPasseri e coadiuvato dallo staff del Prof. Rea dell’Istituto Alberghiero di Fiuggi, i quali hanno lavorato
duramente per la realizzazione di nuove e deliziose pietanze con i prodotti tipici della Valle del Simbrivio(fagioli, patate, formaggio,trote, ceci,funghi, miele,noci,polenta e tartufo) realizzando esclusivi finger food
che hanno rilasciato al palato di chi li ha degustati nuovi ed unici sapori esaltando le papille gustative.Perfette le audizioni sulla mostra micologica, condotte dal Dott. Aldo Terranova con il supporto
tecnico del Geom. Alessandro Pastorelli, seguite da un pubblico attento che ha celato un particolareinteresse alla conoscenza delle specie funginee.
Interessante l’esercitazione alla ricerca del tartufo, eseguita esemplarmente da Matteo Fontana edil suo fedele Lagotto “Aron”.
Strabilianti le tecniche di lavorazioni del cuoio, del legno, del giunco, dei monili e del filo di ferro,artistica la trasformazione del latte in formaggio e la filiera del miele, dall’alveare al barattolo.
Plateale la lavorazione dei tronchi di faggio, con la motosega di Pino da Lariano, in pochi minuti èriuscito a realizzare enormi funghi porcini ed eleganti fioriere.
Enalcaccia Vallepietra attraverso la giornata evento, ha colto l’occasione per lanciare un importanteappello alle nuove generazioni, investire seriamente e responsabilmente sull’agricoltura e sui nobili
mestieri dell’artigianato, vanto della tradizione italiana.Lo sperato ricambio generazionale, atteso da tempo non deve più tardare è adesso l’occasione di
tornare a credere e sperare di far rinascere a nuova vita i nostri territori unici, fortemente a rischio diabbandono a causa di un inarrestabile spopolamento.
A tal proposito sono state annunciate le opportunità del nuovo PSR 2014/2020, strumento disupporto valido, che aiuta concretamente l’ imprenditore agricolo, sia nell’incrementare l’azienda, sia nella
fase iniziale.Infine il Direttivo Enalcaccia Vallepietra, ringrazia vivamente tutti i collaboratori che si sono
prodigati per la riuscita dell’evento, tutti gli artigiani e gli imprenditori agricoli, gli chef di Ace Lazio e dell’Alberghiero di Fiuggi e per finire, tutti i direttori dei musei e delle mostre realizzate in occasione dell’evento. Con l’augurio di ritrovarci il prossimo anno con la presenza di giovani artigiani ed imprenditoriagricoli.