Eventi

Ceccano, "Incontri musicali"

Appuntamento con la grande musica da camera a Ceccano nella suggestiva cornice del Castello dei conti il 20 genniao alle ore 19 con "Incontri musicali" organizzati dall'associazione "Controtempo" con l'esibizione dei solisti dell'orchestra da camera di Frosinone.

"Le sonate a quattro di Rossini"
I Solisti dell'Orchestra da Camera di Frosinone

Loreto Gismondi, violino
Demi Laino, violino
Donato Cedrone, violoncello
Maurizio Turriziani, contrabbasso

INGRESSO GRATUITO

 Alle origini del "Tedeschino" - 
Gioacchino Rossini, considerato uno dei maggiori operisti italiani, si cimentò anche nella composizione di brani strumentali e cameristici. Il programma del concerto di questa sera è dedicato , appunto, ad una parte della sua produzione cameristica. 
Le sei sonate a quattro furono composte da un giovanissimo Rossini. A 12 anni, il “Genio Pesarese” realizza l'intera opera in soli 3 giorni durante il soggiorno estivo presso la villa della ricca famiglia Triossi. La villa era dotata di un teatro privato in cui venivano organizzate stagioni di concerti da camera e dove si eseguivano musiche commissionate dalla famiglia a compositori più o meno illustri. È in questa atmosfera di grande fermento culturale che Gioacchino fu ispirato per la composizione delle sonate a quattro, musica da eseguire tra le pareti domestiche, per quartetto d’archi, o meglio per una versione rivista dell’organico aureo della tradizione classica (due violini, violoncello e contrabbasso): Agostino Triossi era un contrabbassista dilettante e il suo strumento doveva trovare spazio nella scrittura di Rossini, quantomeno per doveri di ospitalità. 
Molti anni dopo, lo stesso Rossini scriverà delle sonate a quattro : [….primo violino, secondo violino, violoncello e contrabbasso per sei orrende sonate composte da me, nella villa di campagna, vicino Ravenna, del mio amico e patrone Agostino Triossi, in età giovanissima e senza aver mai approfondito lo studio della composizione. Furono composte e copiate in tre giorni e suonate da cane da Triossi al contrabbasso, suo cugino Morini al primo violino, suo fratello minore al violoncello e da me stesso al secondo violino, che ero, al dire il vero, il meno cane.....]
Solo nel 1825 l’opera ebbe una diffusione ufficiale, in seguito alla pubblicazione dell’edizione Ricordi con la parte del violoncello trascritta per viola e quella del contrabbasso per violoncello. 
Tutte le sonate rispecchiano il medesimo schema tradizionale tripartito in forma del concerto barocco, con due movimenti veloci ed uno centrale lento. La forma adottata da Rossini per i primi movimenti, è quella sonata ma con delle peculiarità. Il perno su cui vertono queste sonate può essere considerato complessivamente un susseguirsi cantabile di idee melodiche in forma ternaria, senza la cura tipica delle scuole tedesche che si fondavano per tradizione sul contrasto tema-tonalità. Altra caratteristica è la presenza di passaggi virtuosistici assegnati ai quattro strumenti ed in modo particolare ai violini che si scambiano tra loro veri e propri passi di bravura.


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