Roma

Roma, con moto rubata scippata una vecchietta da coppia di coniugi lui evaso dai domiciliari

I Carabinieri della Stazione Roma Centocelle hanno arrestato due coniugi romani, lui di 54 anni e lei di 37 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine, per aver strappato la collanina ad una 65enne.

I Carabinieri della Stazione Roma Centocelle hanno arrestato due coniugi romani, lui di 54 anni e lei di 37 anni, già conosciuti alle forze dell’ordine, per aver strappato la collanina ad una 65enne.

L’episodio è accaduto in via della Primavera, al quartiere Centocelle, dove marito e moglie, a bordo di uno scooter rubato, hanno puntato e seguito la vittima che, una volta arrivata davanti al portone di casa, le hanno strappato la collana d’oro.

I malviventi hanno rischiato il linciaggio da alcuni passanti che hanno tentato di inseguirli i quali hanno dovuto desistere perché strattonati a colpi di casco dai fuggitivi.

La scena è stata notata dai Carabinieri che hanno subito inseguito i rapinatori che ad un certo punto, vedendosi braccati, hanno abbandonato il veicolo proseguendo la fuga a piedi.

Questa scelta non è valsa a nulla perché i militari dell’Arma, proseguendo l’inseguimento a piedi, sono riusciti a bloccarli e ammanettarli. Per la vittima, a cui i Carabinieri della Stazione Roma Centocelle hanno restituito la refurtiva, c’è stata solo tanta paura.

Gli arrestati, accusati di rapina impropria aggravata e ricettazione, sono stati tradotti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il 57enne, che era evaso dagli arresti domiciliari per mettere a segno il colpo, dovrà rispondere anche del reato di evasione.

OSTIA, Il FIUTO DI “AMORE”, CANE ANTIDROGA SEQUESTRATI 6 KG. DI COCAINA PURISSIMA.

Continua senza soluzione di continuità l’attività dei Carabinieri del Gruppo di Ostia che, nelle ultime ore, hanno portato a termine un’attività finalizzata al contrasto del traffico e commercio di stupefacenti. In particolare, tre albanesi -tra cui una donna- (P.O. 20enne, B.B. 28enne e H.O. 50enne) tutti incensurati sono finiti in manette, poiché sorpresi a bordo della propria autovettura con un carico di droga destinato al litorale.

I militari del Nucleo Investigativo sono riusciti a individuare l’auto e il percorso che questa avrebbe effettuato, per trasportare il carico di droga e rifornire il mercato lidense. Studiato in precedenza il luogo ove poter fermare il mezzo e bloccare in sicurezza gli occupanti, i Carabinieri hanno pedinato la macchina, sino ad arrivare nella località stabilita. Giunti nel luogo stabilito è stato effettuato un “posto di blocco” con i militari in divisa che ha fermato la vettura. Gli occupanti sono stati subito identificati e la sommaria perquisizione dell’auto non ha permesso di rinvenire subito la sostanza stupefacente. Il finissimo fiuto del cane antidroga Amore del Nucleo Cinofili ha, però, consentito di trovare quasi kg.6 di cocaina purissima, suddivisa in panetti, nascosta in un vano ricavato sotto i sedili dell’auto e abilmente chiuso.

La sostanza stupefacente, che se immessa sul mercato e dopo essere stata opportunamente “tagliata” avrebbe fruttato oltre un milione di euro, è stata sequestrata e per i tre arrestati si sono aperte le porte delle carceri di “Regina Coeli” e di “Rebibbia”, dove rimarranno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

PIGNETO – INTENSIFICATI I CONTROLLI DEI CARABINIERI. 18 ARRESTI, 20 DENUNCE IN DIECI GIORNI.

Un cittadino del Gambia di 23 anni è stato sorpreso, ieri pomeriggio, mentre si trovava in via Perugia, in possesso di 22 g di marijuana, già suddivisa in dosi pronte da spacciare. Il cittadino africano era tenuto d’occhio dai Carabinieri che lo avevano già notato in atteggiamenti sospetti.

L’arresto di questo pusher al Pigneto è l’ultimo di una lunga serie compiuti dai Carabinieri nella zona. Il bilancio degli ultimi dieci giorni, da quando la presenza dei Carabinieri della Compagnia Roma Piazza Dante, coordinati dal Gruppo di Roma, è stata rafforzata per arginare ogni forma di illegalità, parla di 13 persone arrestate per spaccio di sostanze stupefacenti, con un sequestro complessivo di circa 300 g di droga, perlopiù hashish e marijuana ma anche eroina e cocaina; altre 5 persone sono state arrestate per borseggio. Nove sono stati invece gli interventi dei Carabinieri per liti in strada, 20 le persone denunciate per reati vari che vanno dal commercio abusivo alla giuda in stato di ebbrezza, 35 le persone accompagnate in caserma per fotosegnalamento a fronte delle 155 identificate e 55 i giovani segnalati al Prefetto quali assuntori di sostanze stupefacenti.

DUE DONNE STRANIERE SI RIBELLANO AI LORO EX ORCHI: UN FILIPPINO ED UN MOLDAVO ARRESTATI DAI CARABINIERI PER STALKING.

Due storie parallele che si incrociano in una caserma dell’Arma per lo stesso motivo: le violenze subite dall’ex compagno.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Roma Cassia e della Stazione Roma La Storta hanno posto fine in una sola giornata alle angherie, violenze e soprusi a cui erano sottoposte da mesi 2 donne, una cittadina filippina e l’altra cilena.

La prima lavora come collaboratrice domestica all’Olgiata e da quando si era separata dal marito questi non la lasciava più in pace; non aveva accettato la separazione e così aveva preso a seguirla ovunque, la minacciava ed in un paio di occasioni la anche picchiata. A volte si faceva trovare all’uscita della scuola frequentata dai figli per terrorizzare la ragazza, che all’ennesimo episodio si è fatta coraggio ed ha denunciato tutto ai Carabinieri. I militari dell’Arma hanno pedinato l’uomo ed appena si è avvicinato all’ex moglie lo hanno bloccato in tempo traendolo in arresto in flagranza di reato.

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L’altra storia è ancora più forte della prima. Lei è una cittadina cilena che vive in Italia da molti anni. È vedova, fa l’estetista e vive da sola nella casa di proprietà lasciatale dal marito italiano deceduto per un infarto. La signora tempo fa contatta un operaio moldavo che vive nel suo quartiere per commissionargli dei piccoli lavori di idraulica e di falegnameria in casa.

Tra i due nasce una bella amicizia che si trasforma in relazione affettiva. Con la convivenza la donna scopre però che l’uomo è “un poco di buono”, non lavora, spesso si ubriaca e la maltratta. Lei allora lo manda via da casa ed ha così inizio il suo incubo. Lui la segue, la insulta e la minaccia ovunque la incontri. Le piomba in casa nel pieno della notte dopo aver forzato gli infissi. In un’occasione con un pugno in faccia le fa saltare un dente. In un’altra la manda all’ospedale per le botte subite. Ieri notte l’ultimo episodio: lui rompe il vetro di una finestra alle 2 di notte ed entra in casa. Lei terrorizzata si chiude in camera e chiama il 112. I Carabinieri arrivano prima che il peggio sia compiuto, convincono la donna a denunciare ed arrestano lo stalker. Entrambi gli arrestati si trovano ora nel carcere di Regina Coeli in attesa di processo.

ORDINA CORNETTI CALDI E PORTA VIA LA CASSA CON I SOLDI. IL PROPRIETARIO LO INSEGUE E LO FA ARRESTARE DAI CARABINIERI

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno arrestato un cittadino romano, di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine, con l’accusa di furto aggravato. Il giovane, questa notte, è entrato in un bar pasticceria di via Roberto Malatesta, in zona Largo Preneste ed ha ordinato dei cornetti caldi. Il titolare del bar, un cittadino indiano di 30 anni, si è recato nel retro del bar, dove è situato laboratorio di pasticceria per prendere i cornetti quando ha udito degli strani rumori provenire dal bar, ritornato sui suoi passi, si è accorto che il 23enne aveva scavalcato il bancone e sradicato la cassa con 850 euro in contanti, fuggendo via. Immediatamente lo ha inseguito, riuscendo a raggiungerlo poco dopo e a recuperare il registratore di cassa con i soldi mentre il ladro è fuggito. A questo punto la vittima ha allertato il 112 dei Carabinieri, raccontando l’accaduto. I militari dell’Arma intervenuti sul posto, grazie alla descrizione dettagliata del malfattore, lo hanno rintracciato ed arrestato poco lontano dal luogo dei fatti. Dopo l’arresto il ladro è stato accompagnato in caserma, dov’è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito direttissimo.


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