Roma

Palombara Sabina, micidiale antifurto fai-da-te e si ferisce da solo

Crea un’arma artigianale e la collega alla porta del suo magazzino per punire severamente eventuali intrusioni, ma rimane ferito dalla sua stessa invenzione

Palombara Sabina, micidiale antifurto fai-da-te e si ferisce da solo

Crea un’arma artigianale e la collega alla porta del suo magazzino per punire severamente eventuali intrusioni, ma rimane ferito dalla sua stessa invenzione

Un’arma artigianale ancorata su un blocco di cemento all’interno di un magazzino, puntata verso la porta d’ingresso e collegata alla rete elettrica in modo che eventuali accessi illeciti facessero scattare la trappola e la relativa punizione potenzialmente letale.

Peccato che il micidiale antifurto fai-da-te si sia in qualche modo ribellato al suo creatore ferendolo.

E’ la singolare situazione che hanno dovuto dirimere i Carabinieri della Compagnia di Monterotondo questa mattina in località Stazzano di Palombara Sabina.

L’”inventore”, un 53enne italiano, probabilmente dimenticandosi di aver attivato l’allarme qualche giorno prima, è andato ad aprire la porta del magazzino ed è stato investito dal colpo a pallini calibro 12 da caccia, che lo ha ferito in maniera grave ad una spalla.

Immediatamente è stato dato l’allarme al “112” e i Carabinieri hanno, dapprima, attivato i soccorsi per il 53enne, poi, durante il sopralluogo, scoperto il pericolosissimo congegno nascosto sotto un telo di juta.

Messa in sicurezza l’area e scollegata la pistola artigianale, i Carabinieri hanno arrestato il 53enne con l’accusa di fabbricazione illegale di arma clandestina.

L’uomo, che non è in pericolo di vita, è tuttora piantonato nell’ospedale civile di Tivoli dove è in attesa di essere sottoposto a un intervento chirurgico.

TORRE MAURA – PUSHER AI DOMICILIARI NON PERDE IL VIZIO E CONTINUA A SPACCIARE. NUOVAMENTE ARRESTATO DAI CARABINIERI.

Non si è fatto scoraggiare nemmeno dal regime degli arresti domiciliari cui era stato sottoposto per pregressi reati inerenti gli stupefacenti.

Infatti, il pusher - un romano di 47 anni - aveva deciso di dare continuità al business in barba alle restrizioni proprie del provvedimento a suo carico, spacciando hashish ai “clienti” direttamente dal suo appartamento di via delle Cince.

L’uomo è finito un'altra volta in manette dopo essere stato sorpreso dai Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste nel pieno di quelle sue attività che già tanti guai gli avevano procurato in passato.

I militari, durante uno dei quotidiani controlli circa la sua presenza in casa, lo hanno trovato in possesso di parecchie decine di dosi di hashish, parte delle quali pronte per essere vendute singolarmente, e materiale vario utile alla suddivisione e al confezionamento della droga.

Per il 47enne, quindi, è scattato il nuovo arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.