Roma

Monterotondo, divieto di fumo e chiusura notturna di parchi e giardini pubblici

Con l'ordinanza 7247, firmata il 25 febbraio, il sindaco Alessandri ha disposto la chiusura notturna di parchi e giardini pubblici e il divieto di fumo al loro interno.  Sono stati predisposti, inoltre, la verifica e gli eventuali interventi per...

Palazzo Orsini Monterotondo

Con l'ordinanza 7247, firmata il 25 febbraio, il sindaco Alessandri ha disposto la chiusura notturna di parchi e giardini pubblici e il divieto di fumo al loro interno. Sono stati predisposti, inoltre, la verifica e gli eventuali interventi per il ripristino di recinzioni, cancelli d’ingresso e relative serrature, nonché l’opportuna installazione, laddove necessaria, di paletti rimovibili che impediscano l’ingresso ad autovetture.

La chiusura riguarderà la fascia oraria dalle ore 21.00 alle ore 7.00 dal 1° aprile al 31 ottobre e quella dalle 19.00 alle 8.00 dal 1° novembre al 31 marzo. Saranno recuperati spazi “smoke-free” riservati ai fumatori in aree limitrofe esterne alle strutture.

Ripetuti episodi di vandalismo commessi nelle ore notturne a danno delle attrezzature dei parchi e le diverse segnalazioni, riguardo le soste notturne di automobili all'interno dei giardini, tra i motivi principali di questa scelta.

Nel rispetto e nella tutela degli utenti abituali delle aree verdi, come donne in gravidanza, anziani e soprattutto bambini, i più esposti al fumo passivo, ma soprattutto al pericolo derivante dalla raccolta di cicche dal terreno, è stato così attivato il divieto assoluto di fumo all’interno di parchi e giardini, già previsto nel programma politico-amministrativo del sindaco Alessandri.

«So bene che contro i comportamenti scorretti e incivili non si agisce solo con i divieti – afferma il sindaco – tanto è vero che, da anni, abbiamo messo in campo tante iniziative di controllo sociale, educativa di strada, promozione della cultura del rispetto del bene pubblico, proposte e azioni nelle quali crediamo molto e molto continueremo ad investire e ad insistere. Questo non vuol dire, però, che luoghi frequentati da fasce sensibili di popolazione, bambini e anziani soprattutto, aree verdi custodite con pazienza, cura e attenzione dai nostri giardinieri, nella tutela e decoro delle quali investiamo decine di migliaia di euro l'anno, possano essere abbandonate all’inciviltà di qualche sconsiderato che non ha alcun rispetto per la bellezza e l’utilità degli spazi comuni e disprezza il nostro modello di comunità. E’ chiaro che non basta un cancello per scongiurare comportamenti poco rispettosi degli altri e dannosi per i beni pubblici ma, da oggi in poi, chi entra nei giardini nelle fasce orarie vietate lo fa violando una legge, esponendosi quindi alle conseguenze che ne derivano»