Labico, Cambiare e Vivere: “Via gli aumenti a mensa e scuolabus!”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Nello Tulli, consigliere comunale dell'opposizione labicana “Cambiare e Vivere Labico”, ha presentato una mozione consiliare per eliminare gli aumenti del 18 e 22 per cento delle tariffe di mensa e scuolabus decisi dalla...
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Nello Tulli, consigliere comunale dell'opposizione labicana “Cambiare e Vivere Labico”, ha presentato una mozione consiliare per eliminare gli aumenti del 18 e 22 per cento delle tariffe di mensa e scuolabus decisi dalla Giunta Galli.
“La misura è risultata così odiosa alle famiglie, che sono molte quelle che stanno pensando di iscrivere i figli non più alle classi a tempo pieno, ma a quelle antimeridiane, riducendo così il tempo scuola dei bambini, lo spazio ed il tempo di socializzazione ed educazione!”
La proposta del gruppo “Cambiare e Vivere Labico” prende le risorse da maggiori accertamenti per l'i.c.i. dei terreni interessati dalla variante generale al Piano Regolatore adottata nel 2007. Infatti, sempre il gruppo consiliare di Nello Tulli ha fatto emergere che somme per 74.000 euro non sono state accertate negli anni passati e che, se fatto celermente quest'anno, potranno essere iscritte al bilancio come maggiori entrate.
La proposta del gruppo di Tulli è quindi di utilizzare queste risorse per coprire i 35.000 euro in più derivanti dall'aumento delle tariffe deciso da Galli e Ricci, eliminandolo, e per sostenere le almeno 40 famiglie labicane che rischiano di avere i propri figli fuori dalla scuola dell'infanzia per l'anno scolastico 2013 – 2014.
“Con questa mozione dimostriamo che siamo una opposizione pronta a governare, più capace dell'attuale maggioranza che si fa sfuggire 74.000 euro nonostante una nostra interrogazione del dicembre 2012! Per noi la scuola ed i bambini, in un comune che ha il primato per tasso demografico ed età media in Provincia di Roma, è la priorità.”
“Oltre alle tariffe – sottolinea Tulli - non dimentichiamo l'assoluta emergenza della carenza di spazi adatti ad ospitare i bambini che da qui a tre anni avranno diritto ad andare alla scuola elementare, mentre già oggi mancano quelli per la scuola dell'infanzia. Abbiamo presentato a marzo una interrogazione, speriamo che arrivi una risposta, non a noi, ma ai cittadini!”