Roma

Ciampino, nuova strada al confine dell’Aeroporto. Il CRIAAC: «Dove sono i permessi?»

«Presso il Comune è disponibile solo uno studio di fattibilità sull'opera già in realizzazione»

Ciampino 100 anni 4

«Presso il Comune è disponibile solo uno studio di fattibilità sull'opera già in realizzazione»

Il Comitato per la Riduzione dell’Impatto Ambientale torna all’attacco nei confronti dell’Amministrazione. Già da qualche settimana infatti, sono presenti escavatori e perforatori all’opera lungo la linea che va dall’altezza dell’accesso militare del Pastine in Via della Folgarella, fino all’altezza di Via Francesco Baracca. Stanno scavando per costruire una strada che, secondo la nota stampa del Sindaco Giovanni Terzulli del novembre 2015, dovrebbe diventare «una via al confine della Città che consenta un collegamento alternativo alle principali strade provinciali». La strada in questione sarebbe “offerta” da ENAC e servirebbe a decongestionare dal traffico circa il 70% del centro cittadino.

Il problema, che viene posto dal CRIAAC, è se è stata o meno effettuata una Valutazione di Impatto Ambientale prima di iniziare i lavori della strada, perché quella zona, già congestionata dall’inquinamento dell’Aeroporto, verrebbe caricata ulteriormente dello smog proveniente dal passaggio di circa il 70% del traffico cittadino. Un rischio non da poco, considerato l’allarme-inquinamento che si sta nuovamente vivendo in questi giorni. Il Comitato dei cittadini, constatato l'avvio dei lavori, ha effettuato un accesso agli atti in Comune a Ciampino, per verificare se i permessi e le diverse valutazioni, tra cui quella di impatto ambientale, fossero state effettuate. Ma dalla verifica è emerso che al momento è stato predisposto solo un primo abbozzo di studio di fattibilità.

«Mentre le ruspe già lavorano da giorni – ha dichiarato il Comitato per la Riduzione dell'Impatto Ambientale – negli uffici comunali non c'è traccia di permessi, né di atti come delibere e determine dirigenziali su questa faccenda. Prima ancora di poter fare qualsiasi valutazione su quest’opera è necessario che tutto sia in regola. Ma in un aeroporto dove la gestione si manifesta per innumerevoli aspetti fuori dalle norme, non si può cominciare la realizzazione di una strada ad alta percorrenza al confine con la città senza che ci siano tutte le carte e gli studi di impatto a posto. Chiediamo al Sindaco Terzulli di applicare le norme. Esiste un progetto di dettaglio dell'Opera? Esiste una determina dirigenziale che autorizzi i lavori? E' stato fatto uno studio sull'impatto ambientale di una strada senza illuminazione a meno di 100 metri dalla pista di decollo/atterraggio degli aerei? Al Comune di Ciampino la legge è uguale per tutti o si deve pensare che per qualcuno sia possibile operare sotto il naso del Sindaco e della Polizia Municipale in dispregio delle norme? Perché nessuno – conclude il CRIAAC – ferma i lavori per ristabilire l'iter corretto?».

La procedura di Valutazione dell’Impatto Ambientale, che è obbligatoria per legge, era stata presentata da ENAC nel novembre 2015. Quella stessa procedura è stata però ritirata lo scorso dicembre, proprio a causa della scarsa chiarezza e delle molte proteste che aveva suscitato, tra cui quella di sembrare una sorta di potenziamento aeroportuale. A oggi, non è stata consegnata alcuna nuova procedura di VIA per valutare la globalità dell’impatto ambientale dell’Aeroporto Pastine sulla città. Ma intanto il numero dei passeggeri e dei voli sta continuando a salire, tanto che nel solo 2015 sono stati registrati 5.834.201. Circa 800 mila passeggeri e quasi 5.800 voli in più rispetto al 2014.

Sara Marazza