Cronaca

Ripescato morto il 22enne nigeriano tuffatosi nel fiume Cosa (foto)

Il giovane R.E., estratto dall'acqua dal Nucleo Sommozzatori dei Vigili del fuoco di Roma, potrebbe aver avuto un malore. Sul caso di Via Fontana Unica, però, indagano ancora il magistrato di turno e la Questura di Frosinone

Il luogo dell'accaduto visto da Via Fontana Unica (FOTO Dheni Paris)

Nel pomeriggio di oggi, sabato 27 giugno, il nigeriano 22enne R.E. è morto dopo essersi tuffato nel fiume Cosa, nell'area retrostante Via Fontana Unica a Frosinone. A seguito dell'intervento del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Roma, arrivato sul posto dopo i pompieri di Frosinone e gli operatori sanitari del 118, è stato purtroppo ripescato un corpo senza vita. Secondo le prime ricostruzioni, sembrerebbe che il giovane si sia buttato assieme ad alcuni amici da un'altezza di più o meno quattro metri. Un probabile malore o la scarsa dimestichezza con il nuoto, però, non hanno fatto più riemergere il ragazzo africano che, come gli altri, aveva optato per un bagno nel fiume per contrastare l'afa. 

++ Articolo aggiornato alle 20:00 ++

Gli inquirenti, già prima del ritrovamento del corpo e della contastazione del decesso, avevano dato il via agli interrogatori a carico dei suoi stessi amici per cercare di fare totalmente luce sul caso di via Fontana Unica. A coordinare sin da subito le indagini il commissario Fabrizio Marandola, responsabile dell'Upg-Sp (Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico) della Questura del Capoluogo, assieme al vice questore e capo della Squadra mobile Flavio Genovesi in attesa dell'arrivo del magistrato di turno. 


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