Cronaca

Concussione all'Asl, D'Alessandro "Tre dipendenti non fanno l'intero personale. Non faremo sconti a chi sbaglia"

L'indagine portata avanti dalla Procura di Frosinone e dai Carabinieri della Compagnia del Capolugo hanno portato a far emergere un presunto giro di mazzette tra coloro che si occupavano della gestione del servizio necroforo al 'Fabrizio Spaziani'

Il comando provinciale dei carabinieri

Il direttore generale dell'Asl di Frosinone, Pierpaola D'Alessandro, è intervenuta sulla vicenda giudiziaria che questa mattina ha portato all'arresto di tre dipendenti (due per il reato di concussione. "Mi preme anzitutto ringraziare le Forze dell’Ordine e la Procura di Frosinone per il lavoro svolto.

I fatti che oggi sono accaduti sono gravi e intollerabili. La Direzione Medica di Presidio, assieme alla Sanitaria, ha rafforzato, sotto questa Direzione Strategica, le misure di prevenzione in camera mortuaria e continueremo a batterci per imporre la cultura della legalità nella nostra Azienda. Sul fronte delle responsabilità individuali degli operatori tecnici coinvolti agiremo senza indugio.

Da sempre rimarchiamo che onestà, legalità e dignità professionale, devono guidare l’azione di tutti i nostri dipendenti e offriamo sempre la massima collaborazione all’Autorità Giudiziaria per limitare il fenomeno dell’infedeltà alla Pubblica Amministrazione. Vogliamo evidenziare come siano solo tre gli operatori coinvolti e non la totalità degli addetti alle camere mortuarie. A coloro che agiscono in maniera onesta e fedele va tutto il nostro sostegno".


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