Cronaca

Massacro di via Pascoli, scioccante esito dell'autopsia: Yirelis uccisa anche di botte

Non solo le coltellate ma anche pugni, calci, schiaffi così tanti da provocare fratture ed ematomi su ogni parte del corpo della sfortunata 35enne di origini dominicane

Nessuna pietà per la vittima: Sandro Di Carlo (foto in basso), avrebbe massacrato di botte Yirelis Pena Santana prima di accoltellarla. L'autopsia ha fatto emergere un aspetto ancor più raccapricciante della vicenda. Le fratture su tutto il corpo, ematomi sono i segni di una violenza inaudita. La donna di origini domenicane trovata morta sabato mattina in un appartamento di Cassino, prima di essere accoltellata è stata massacrata di botte da colui che gli inquirenti ritengono essere l’assassino.

Il 26enne residente in città, operaio edile e proveniente da una famiglia agiata, in carcere da lunedì, non avrebbe avuto alcuna pietà della vittima. Una furia cieca, ingiustificata, che ha indotto gli inquirenti ad approfondire alcuni aspetti. Non si esclude che il giovane fosse in uno stato di alterazione psicofisica.

Nel pomeriggio di ieri durante l’interrogatorio davanti al Gup, nel carcere di Cassino, l’arrestato si è avvalso della facoltà di non rispondere ma il suo avvocato Alfredo Germani ritiene che sia necessario un altro interrogatorio.

Il giovane è stato arrestato nella notte tra domenica e lunedì con un ancora ai piedi, le scarpe indossate la notte del massacro intrise di sangue. Era di ritorno da Roma dove aveva trascorso la domenica in compagnia di una donna. Inquietate un video postato sulla sua pagina social e nel quale si diverte a doppiare un film nel quale la protagonista lo definisce un assassino psicopatico.


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