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Montecassino, Mattarella: un'Europa inclusiva e giusta apre le porte ai popoli

Il capo dello Stato in visita al sacrario militare polacco ha lanciato un messaggio di pace e di apertura. Il ringraziamento del presidente Duda

(Fonte foto Qurinale)

Un omaggio al sacrificio polacco e un 'viaggio' nel passato per comprendere l'importanza dell'uguaglianza e della libertà. La visita del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella al sacrario militare polacco di Montecassino, ha voluto essere un segnale di pace e di apertura. Il capo dello Stato ha quindi accolto l'invito del presidente della Polonia Andrzej Duda a presenziare alla commemorazione del 75° anniversario del sacrificio polacco sul sacro monte, nel corso della durissima battaglia di Montecassino. Ad accogliere Mattarella c'erano le massime autorità civili, militari e religiose. Toccanti le parole usate dal nostro presidente della Repubblica.

Il discorso del presidente

Cari Veterani, desidero innanzitutto ringraziare il Presidente Duda per le sue parole e porgere a ciascuno di Voi un saluto caloroso, al quale si unisce un sentimento particolare per i Veterani qui presenti. E’ un onore essere qui con voi, oggi, nel 75° Anniversario della Battaglia di Montecassino, in questo Sacrario, tempio della memoria per i nostri popoli. Una memoria che è resa perenne dalle parole incise sulla stele elevata a quota 593.

Il sacrificio polacco

“Noi soldati polacchi, per la nostra e vostra libertà, abbiamo dato l’anima a Dio, i corpi al suolo d’Italia e i cuori alla Polonia”. In questa frase - carica di significati - è racchiuso il nucleo dell’amicizia che lega Polonia e Italia, un’amicizia nutrita da contatti culturali intensi, da sensibilità comuni, da una condivisa, e spesso sofferta, aspirazione alla libertà, sin dalla partecipazione alla Giovine Europa di Mazzini e alle guerre di indipendenza.

Il sacrificio italiano

Gli italiani che sacrificarono la loro vita nella “Rivolta di gennaio”, guidati da Francesco Nullo, erano condotti dallo stesso spirito che animava i coraggiosi soldati polacchi, agli ordini del Generale Anders, il cui ricordo è costantemente vivo e radicato. Coloro che qui combatterono e caddero, lo fecero per liberare l’Italia dal nazifascismo, e per rendere possibile la nascita di una nuova Europa, i cui popoli, abbattute le ultime barriere che troppo a lungo hanno diviso il nostro Continente, potessero sentirsi uniti. Come oggi possono dirsi, in un’Europa finalmente libera dal giogo della dittatura e del conflitto.

L'omaggio agli eroi

Un’Europa della libertà contrapposta a quell’Europa della prevaricazione e degli orrori di cui furono testimoni, tra gli altri, due straordinarie personalità che quest’anno ricordiamo, nel centenario della loro nascita, Gustaw Herling e Primo Levi. Oggi rendiamo omaggio a voi veterani e ai vostri commilitoni caduti, insieme agli altri combattenti stranieri e ai soldati della nuova Italia, che qui si sacrificarono. E ricordiamo il tributo di sangue delle coraggiose popolazioni locali, in quei terribili mesi del 1944.

Il dramma di Montecassino

Un tributo di sofferenza che non risparmiò uno dei simboli più antichi dell’intera cultura occidentale, l’Abbazia di Montecassino. I tre quarti di secolo trascorsi da allora non hanno intaccato il senso di profonda riconoscenza degli italiani nei confronti di quanti hanno combattuto in questi luoghi.Un sentimento che è anche un monito per le generazioni che si susseguono. Un monito a non cadere più negli errori della guerra, a rispondere alle sfide del nostro tempo rilanciando il progetto di cooperazione europea, rinsaldando il legame fra i nostri popoli e i nostri Paesi, unico antidoto al ripetersi di conflitti fratricidi. Quella che avete contribuito a costruire è un’Europa finalmente democratica e pacifica, nella quale ogni cittadino può dispiegare la propria azione con libertà.

Europa inclusiva e giusta

Un’Europa ancora in cammino, che non deve mai rinunciare a divenire più inclusiva e giusta, ma anche un’Europa che è e rimane - come il Presidente Duda e io, insieme ad altri 19 Capi di Stato dell’Unione, abbiamo recentemente ricordato, invitando i cittadini europei a partecipare al voto - “la migliore idea che abbiamo mai avuto”. Montecassino, e tutti i luoghi nei quali si è combattuto per la libertà, sono memoria e riferimento presente e futuro per la pace e la prosperità di domani.La commemorazione di oggi ci richiama a questi valori e permette di rinnovare la gratitudine che - nel centesimo anniversario delle nostre relazioni diplomatiche - vi esprimo con affetto e convinzione a nome della Repubblica italiana.


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