Attualità

Fiume Sacco, la speranza di un ritorno alla vita

Il fiume sacco

Come annunciato domenica 5 giugno 2022 si è svolta, nell’area di confluenza tra il fiume Sacco ed il fiume Liri, area compresa tra i 4 comuni di Arce, San Giovanni Incarico, Falvaterra e Ceprano, la giornata mondiale dell’Ambiente, concordata tra il comune di Falvaterra, l'ecomuseo Argil, l'associazione Fabrateria e l'ente parco Monti Ausoni, allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema del “Contratto di fiume Sacco” e ambiente.

La recente modifica dell'art. 9 della Costituzione, stabilisce che la Repubblica «tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni»e introduce un principio generale che impone una profonda riflessione su quanto discusso e fatto fin ora sulla tutela dell’Ambiente, della Biodiversità e degli Ecosistemi ed ha ispirato l’idea della celebrazione della giornata sia per parlare della situazione attuale che degli obiettivi e delle azioni da intraprendere per prendersi cura e proteggere il Pianeta. Il comune di Falvaterra è stato recentemente beneficiario di un finanziamento regionale, con un progetto presentato sul contratto di fiume Sacco delle bambine e dei bambini.

L'evento in programma è andato a concludere le attività previste con le scuole che ha visto la partecipazione di scuole della provincia di Frosinone, tra cui l’Istituto comprensivo di Ceprano, ITIS di Ceccano-Ceprano, il CPIA 8 con le sedi di Frosinone-Anagni, Sora Cassino e Pontecorvo. Come da programma nella mattinata di domenica si è svolta una passeggiata lungo le sponde dei fiumi Sacco e Liri con aggiunta di una piccola navigazione, con piccolo natante, battezzato Tolerus 1, dalla Mola di Falvaterra fino al lago di Isoletta-San Giovanni incarico, seguendo quindi vie d'acqua e di terra. A seguire, nel primo pomeriggio, si è svolto il convegno, presso la sala Tommaso Santilli, nel centro visite delle Grotte di Falvaterra, convegno che ha visto la partecipazione degli assessori all’ambiente dei comuni di Ceprano, Ing. Elisa Guerriero, Castro dei Volsci, Dott. Piero Polidori e Falvaterra, Augusto Carè, nonchè il direttore dei Monti Ausoni Dott. De Filippis, il presidente Ass. Argil prof. Italo Biddittu e arch. Ivana Orsini, presidente Ass. Fabrateria Adriano Piccirilli, ass. Retuvasa con il dott. Roberto Rosso, Ass. Aree Wilderness dott. Germano Tomei, Ass. Gallo Larino con il dott. Roberto Dalia, il Museo dell’energia di Ripi con Roberto Rosso della cooperativa Le Mille e una notte, con numerosi interventi sulle tematiche ambientali della nostra area.

Abbiamo inoltre avuto la partecipazione del presidente di Legambiente Ripi Carlo Troccoli, della rappresentante del FAI delegazione di Frosinone e della Regione Lazio, tramite intervento online, della Responsabile Ufficio di scopo Piccoli comuni e Contratti di Fiume, dott.ssa Cristiana Avenali, che ha fatto i saluti e il punto sull’iter di sviluppo dei Contratti di fiume, a livello regionale, con importanti finanziamenti ottenuti, risultati, a partire dalle scuole e programmi futuri.

Il pensiero generale emerso, tramite i contratti di fiume, le attività delle aree protette, dei comuni e soprattutto delle associazioni no profit del territorio è che si sia aperta una strada verso la maggiore attenzione sui nostri fiumi, da non considerarli solo un problema o canali di scolo di acque reflue o rifiuti in genere, ma luoghi di fruizione che dobbiamo riconquistare, con programmi di controllo più efficaci degli inquinanti, bonifica concreta, attività compatibili quali i percorsi trekking, cicloturismo ed anche vie d’acqua, nei tratti dove questo è possibile, in un contesto naturale, storico, archeologico e geologico che può essere realmente valorizzato. Lo stiamo facendo in via sperimentale, ma siamo fiduciosi per un ritorno alla vita di un fiume che ha già dato molto, sicuramente troppo, ma che dobbiamo tornare a rispettare e a vivere.


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